MET GALA 2017 | Men looks non-serious report

Ogni anno il Met Gala regala gioie in fatto di outfit. E, se a dire il vero quest’anno, con il tributo a a Rei Kawakubo, la rivoluzionaria stilista giapponese della maison Comme des Garçon, unica creativa vivente ad avere questo onore dal 1983, quando era stato scelto come soggetto il couturier Yves Saint Laurent, mi aspettavo più eccessi, il risultato comunque non mi ha deluso. A voi, le nostre pagelle poco serie ai look uomo visti sul red carpet.

Joe Jonas. Impeccabile. In smoking Elizabeth Kennedy, non opta per il nero, ma per un completo rosso a righe, perfetto per l’occasione con camicia e papillon scuro.

Wiz Khalifa non è noto per buon gusto in fatto di moda. E ce lo riconferma, stavolta in Thom Browne, che non sapevo creasse anche capi kids. Quella Giacca e il gilet dovrebbero appartenere alla collezione 11-12 anni credo.
Puff Daddy stanco sulla scalinata del Met. Perchè? Il look è assolutamente adatto alla situazione. Il modo di fare un po meno.
Quello che turba di Jaden Smith non è tanto il look, nero, slim, basico, dark, con un ankle boot indefinibile, tutto made by Louis Vuitton, ma il mazzo di dreads, i suoi per l’esattezza, che lo hanno accompagnato al Met Gala. Perchè?

Pharrell Williams abbandona il look da bravo ragazzo a favore di calzini di spugna bianchi, denim cropped, camicia tartan con applicazioni e giacca di pelle ricoperta di pins. Carino. Se fosse al supermercato sotto casa.
Alessandro Michele, of course in total Gucci, abbina la giacca di inspirazione giapponese ad una camicia di forza. Sotto, gonna plissè, pantaloni con orlo indefinito, calzettoni bianchi e le scarpe ad occhio di bue di quando avevo più o meno 5 anni.
#gentsomemag
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Ma per i capelli, Alessandro Michele si è ispirato ad Alonso Gilberto Himenez Perito Peraria?…
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Ma per carità 😀
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